10/30- poivorrei edizione 2023

 dal che si capisce che già iniziano a scarseggiare i 30 argomenti 30. 

correva quell'anno, anche se in realtà sembrava che non corresse per nulla e non avesse alcuna fretta di terminare. non potendo fare molto altro, mi ero già dedicata a compilare una nutrita wishing list.

a rileggerla, mi ricordo quante cose mi (ci) fossero mancate: cose sempre ritenute assolutamente ordinarie, alcune probabilmente non avrei mai nemmeno pensato di includerle formalmente in una lista di desideri (tipo farmi schiacciare i piedi in metropolitana, per dire). e invece...

eppure, causa vicissitudini e congiunzioni astrali non brillantissime, credo che alcuni desideri per me  possano ancora ritenere validi.

siate comprensivi, per favore.

  • andare in montagna... non sono più tornata dal 2019, né estate né inverno, per svariate e non sempre valide ragioni.
  • riprendere a leggere come una volta, con gusto e passione. da troppo tempo sono discontinua e mi imbatto in libri che fatico a terminare.
  • concedermi un viaggio lungo, di quelli che sai da dove parti ma non dove arrivi, decidi il percorso ogni mattina e quando sei stanca, semplicemente, giri la macchina e torni a casa.
  • svuotare casa da tutta la roba inutile che giace pigramente accumulata, più o meno visibile, ma certamente assolutamente superflua. so che dipende solo da me, ma sarebbe una discreta fatica e in questo momento mi sento un po' giù di energie.
  • rinnovare il guardaroba con coraggio; invece, ogni cambio stagione finisce nello stesso modo: ma no, lo tengo... magari poi lo metto ancora.
  • partire un paio di volte all'anno, stabilendomi in una città diversa ogni volta, per un mesetto; lavorare da lì e capire come mi sento. poi tornare, salvo improbabili colpi di testa o sorprese del destino.
  • capire dove mi piacerebbe stabilirmi, un domani. perché di certo non è dove sono ora.
  • smettere di immaginare sliding doors, non paiono funzionare nemmeno per gwyneth paltrow.
  • avere nei confronti del piacere la stessa forza di volontà che ho per il dovere. 
  • arrivare a percepire come un dovere la necessità di essere un po' più motivata e costante nell'attività fisica, che potrebbe solo farmi tanto bene.
  • cene in riva al mare e campi di lavanda vanno e andranno sempre bene.
  • e anche abbracciare e farsi abbracciare.

Commenti

  1. Andare in montagna, credo di non essere più andata dal 2015...
    Leggere, tutta colpa del cellulare che ha causato una drammatica diminuzione della mia capacità di concentrazione
    Viaggi a sentimento, credo di non averne mai fatti, ma l'idea mi piace
    Svuotare casa, lo faccio a ogni trasloco, ma qualcosa rimane sempre
    Guardaroba, vedi sopra
    Partire e stabilirsi in nuove città ... non commento
    Capire dove stabilirsi, per me una necessità più che un "poivorrei"
    Sliding doors, lo faccio come gioco. Devo smettere?
    Piacere e forza di volontà nella stessa frase?
    Attività fisica... mi piace dopo averla fatta, non prima ed è per questo che sono così scostante
    Cene in riva al mare e campi di lavanda, certamente, come anche abbracci: tanto e volentieri

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    1. sì, nella stessa frase.
      perché se non sei una di quelle persone cui la vita riserva, senza particolari fatiche, una quantità apprezzabile di situazioni piacevoli, ti assicuro che la forza di volontà per andarsene a cercare qualcuna è quanto mai necessaria. e spesso neppure sufficiente.

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    2. I|l piacere è un tuo diritto, come puoi farlo diventare un dovere? Ma forse mi sfugge qualcosa... O forse intendi avere la forza di difendere il tuo diritto a godere di situazioni piacevoli? Abbi pazienza con me, a volte ho bisogno di spiegazioni facili facili

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    3. ed è sufficiente che un diritto esista sulla carta, per poterne automaticamente godere? temo di no, o anche la parità di genere ci pioverebbe in testa senza alcuno sforzo. non diventa un dovere, diventa (per me, almeno) una fatica quotidiana provare a difendere un diritto che, come tutti i diritti, nei fatti non tocca a tutti.

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  2. Desideri che non mi sembrano poi stratosferici e inarrivabili.. tranne cose imponderabili tipo stabilirsi da un'altra parte che a me piacerebbe da dio ma non dipende poi e proprio esclusivamente da me. ;)

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    1. Sai, penso che a volte semplicemente crediamo nell'impossibilità di qualcosa... poi arriva qualcuno che non lo sa e la fa (chi l'ha detto?)

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    2. no, non sono inarrivabili, almeno sulla carta. ho imparato che i desideri inarrivabili è meglio che restino dove sono, già faccio fatica con quelli semplici... ma ti assicuro che mi basterebbero ampiamente, non ho pretese gloriose.

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