8/30 - orizzonti e confini

l'altro giorno sono andata a farmi dare una sistematina al collo dall'osteopata, persona conosciuta da poco grazie alla mia nuova cognata, che me ne ha narrato meraviglie.

non che io sia conciata da buttare, ma qualche saltuario aiuto che contribuisca a liberare le tensioni che si accumulano fra collo e spalle mi fa sempre piacere.

così, intanto che mi rimetteva in sesto, si chiacchierava del più e del meno e si è arrivati a parlare della sua passione per la musica: suona la chitarra, elettrica e acustica, talora nche in una band.

dal mio canto, mi sono detta molto ammirata per questa sua abilità, confessando la mia totale carenza di doti artistiche di qualunque tipo, dal disegno, al canto, alla musica... niente, sono completamente priva di talento da qualunque parte la si guardi. 

lui, un po' sorpreso, mi ha subito rintuzzata (con estremo garbo, devo dire), sottolineando come io stessi mettendo in atto una vera e propria politica di autolimitazione, che non va bene per niente perché chiude possibili orizzonti ancora prima che si aprano. 

ha ragione, non ho saputo ribattere nulla di sensato. forse anche perché aveva il mio collo tra le mani e un po' ci ho pensato...

detta così, però, equivale a dire che con un po' di impegno e dedizione, tutti possono fare tutto. come si possono imparare la matematica o il latino, magari studiando un po' più di altri maggiormente dotati, così sembrerebbe sufficiente esercitarsi (tanto, mi vien da dire) per acquisire un accettabile grado di abilità canore o pittoriche.

ecco, non lo so. mi sembra persino più abbordabile la matematica.

forse perché lego certi ambiti di apprendimento o di abilità "alla testa" più che all'anima, e mi sono sempre più fidata della mia testa che del resto, magari sbagliando. o forse, più probabilmente ma non più giustificatamente, perché mi sembra di poter meglio controllare ciò che faccio, esponendo meno di me stessa... 

non che sia sensato, probabilmente non è neppure vero: scrivere espone tanto quanto, in fondo, ma mi dà una maggiore sensazione di controllo.

non lo so. però il collo, oggi, fa ancora male.

Commenti

  1. Mariele Ventre diceva che non esistono bambini stonati...

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    1. non aveva sentito me... né da bambina né da adulta 😒

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  2. Digli che hai un blog, all'osteopata, e che il collo ti fa ancora male.. ma guarda un po' tu.. ;)

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    1. hai ragione! il blog vale più di mille schitarrate... il vero problema qui è il collo, però, mannaggia.

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  3. se il collo è ancora dolente, il tuo osteopata dovrebbe contrarsi di più e divagare di meno su cose che poco lo riguardano :)

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    1. ahahah... vero. ma di solito è efficace, devo aver combinato io qualcosa che non andava bene.

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