14/30- quei bravi ragazzi

 e poi, purtroppo, tutto è finito come nessuno voleva pensare, ma come tutti sapevamo che sarebbe accaduto.

stamattina, mentre ero in auto, mi avete chiamata tutte e due nel giro di dieci minuti, voi che siete a migliaia di chilometri una dall’altra, ma posso pensare che vi siate immedesimate in altre due sorelle.

mamma, per fortuna lo hanno preso!

sembravate sollevate, come se anche voi, con uno in meno in giro, correste meno pericoli.

perché, questa volta, il pericolo aveva il viso di un bravo ragazzo, assolutamente normale, come uno qualunque dei vostri amici o fidanzati.

non “il solito tipo dall’aria poco raccomandabile “ da cui saggi e colti personaggi consigliano di tenersi alla larga (con termini diversi che qui non userò) dimostrando un’originalità e una profondità di vedute davvero strabiliante.

questo, deve avervi tanto colpite questa volta: l’apparente normalità di una situazione in realtà patologica.

e sì, certo, bisogna stare attente… ma a cosa, a questo punto? e non solo a vent’anni, a tutte le età. perché il pericolo non ha età, professione, religione, provenienza geografica, classe sociale. 

federica pellegrini oggi ha scritto alla sua bimba che sta per nascere “ti costringerò a sentirti libera “: ma è quello che facciamo anche noi, che siamo mamme da tempo. ed è quello che, in qualche misura e certamente in modo diverso, hanno detto a noi le nostre mamme.

qualcosa non sta funzionando, ma io non so più cosa insegnarvi e cosa imparare io stessa. e questa sensazione di impotenza è la cosa peggiore.

non scrivo mai di queste cose… mi sembra di banalizzare una tragedia di cui - per mia fortuna- non credo di saper comprendere la profondità. ma questa volta, più di molte altre, potevate essere voi. e davvero non ce la faccio a pensarci.

scritto a brescia, in un tapas bar persiano, angolo di pace che sembra lontano mille miglia da tutto questo. ma di brescia, magari, racconterò domani.


Commenti

  1. ...e tu non hai figli maschi. Io sì, e davvero prego di non aver sbagliato niente di importante, e di non aver trascurato dettagli che dettagli non sono.

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    1. io vorrei che questa domanda se la ponessero i padri, invece. non so in quanti lo facciano.

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  2. I padri sono fondamentali. Te lo posso dire solo da figlio, ma è già un buon punto di vista.

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    1. sì, è un ottimo punto di vista, ti ringrazio.
      temo che ci sia poca partecipazione paterna, in alcuni casi per semplice pigrizia (o menefreghismo), in altri per tendenza delle madri ad accentrare... in ogni caso, il risultato non pare ottimale.

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