sorellanza

in questo giovedì che per ignote ragioni mi sembra un venerdì, foriero della prima vera sensazione di caldo in questa bizzarra stagione, torno a casa e vi trovo tutte e due al tavolone della sala.

tu, rientrata ieri sera dalla tua vacanza di oltre dieci giorni, intenta a scrivere la tesi. e meno male, che da sola non si scrive e tu ormai sembri già oltre... con la testa al lavoro da settembre e nessuna voglia di scrivere cose che hanno rilevanza poca o nulla. forse dovrebbero abolirla, la tesi... penso sempre di più che sia una perdita di tempo, alla fine di un percorso già abbondantemente impegnativo. le ragioni per cui vengono di solito scritte, poco hanno a che vedere con l'ufficiale motivazione della conclusione di un ciclo. ma tant'è.

tu, che hai avuto un esame stamattina e che ti sei già rimessa a studiare per il prossimo e ultimo della stagione (sessione, dovrei dire), se tutto andrà come deve. le vacanze arriveranno, e poi arriverà il prossimo anno. sei ancora lontana dalla conclusione, ma non c'è fretta. ti stai godendo il cammino, e questa è la cosa più importante.

entro e vi guardo, una con la cuffia in testa, l'altra no, in perfetta armonia. e mi viene da ridere.

avete una camera a testa, entrambe sono tranquille e silenziose, ma avete deciso di appollaiarvi qui insieme, apparentemente senza darvi fastidio.

non esattamente come quando eravate piccole, che bastava un respiro un po' più forte per scatenare il putiferio di lamentele.

si cresce, per fortuna, e si impara anche a cercarsi.

Commenti

  1. bella questa vicinanza cercata tra sorelle e bello il tuo sguardo da "chioccia" soddisfatta ai suoi pulcini ormai cresciuti e bene.
    ml

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