cuore di panna

il cuore di ogni mamma (ma non solo 😎) italiana (e forse non solo), in questi giorni ovviamente batte forte forte per quel cuore di panna di jannik sinner.

bello, bravo, educato, salvatore delle patrie racchette se non della patria tutta, chi di noi non lo vorrebbe come figlio / amico / fratello/ fidanzato (nell'ordine che preferite, a seconda del vostro ruolo / sesso / età)?

 e da ieri, dove ti giri ti giri, trovi ovunque quel bel viso sorridente e serio al tempo stesso, che davvero scalda il cuore.

comunque, in aggiunta al conto, pare che sia anche molto saggio, nonostante la giovanissima età. sarà la sua natura, sarà l'educazione di famiglia, sarà la ferrea disciplina sportiva... ma sembra proprio ben piantato per terra.

stamattina, scrollando le pagine di instagram mentre bevevo il caffè, mi imbatto nel post di io donna del corriere della sera, che dedica ben nove slides ad altrettante perle di saggezza del nostro eroe.

una in particolare mi ha colpita, questa: 

(da instagram Io Donna)

bene, mi stavo strozzando con il caffè.

quindi, tutto il mio castello secondo cui non ho combinato un bel niente di speciale nella vita non è dovuto al fatto che non ho nessun talento particolare, ma alla ben più misera e degradante ragione che non ho lavorato abbastanza.

devo ancora ragionare su questa sassata; se abbia un fondo di verità o se sia invece una delle esternazioni di modestia del nostro cuore di panna.

però... devo dire che sono colpita. e pure un po' affondata, caso mai ce ne fosse ulteriore bisogno.

in ogni caso, we love you. che altro potremmo fare?


Commenti

  1. Lui dice così perché, essendo stracolmo di talento, può permettersi di fare il modesto. Ciò che a mio avviso è vero è che, per quanto talento una persona possa avere, senza dedizione non si arriva da nessuna parte. Magari, invece il talento non esiste, come dice lui, e esistono solo diverse velocità di acquisizione di capacità: ma se lui impiega 3 minuti a padroneggiare un diritto lungolinea e a me servono 20 anni, ecco che lui vince il Roland Garros e io appendo la racchetta la chiodo.

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    1. io credo che il talento esista, eccome. ed è un talento anche saper scoprire quale sia il proprio.

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  2. Un tipo tosto Sinner, sicuramente supportato da un clan che lo guida e tutela, come nella scelta di saltare gli Internazionali di Roma (per altro schifati da un bel po' di suoi esimi colleghi) o di prendere la residenza a Montecarlo, da lui giustificata in maniera debole e decisamente meno virtuosa rispetto ad altre affermazioni tipo quella riportata da Chiara.. comunque Numero Uno.. e i menischi di Nole dovrebbero preservarcelo per un bel po'.. ;)

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    1. ringraziamo sentitamente tutti i menischi del caso.
      la residenza mi sembra un peccato veniale, comunque, rispetto a quanti rimangono formalmente residenti qui ma portano altrove soldoni di nascosto. forse il nostro regime fiscale avrebbe bisogno di una spolveratina... o ci scapperanno tutti, in modo più o meno trasparente e legale.

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