empowerment femminile

 a proposito.

lunedì sera, ore 22.40. sto per crollare sul divano, come al solito, quando squilla il telefono.

all'altro capo, la voce trillante della eli. vista l'ora, passo mentalmente in rassegna tutte le possibili sciagure che potrebbero essere accadute. ma la voce è squillante di gioia, altro che sciagura...

mammaaaaaa... non ci puoi credere! io e la vale abbiamo vinto il fantacalcio, per il secondo anno consecutivo!

e poi, giù una serie di considerazioni più o meno tecniche sul perché abbiano vinto, inframmezzate da altro giubilo incontenibile e da parziali ammissioni sul fatto che nessuna delle due si capaciti della vittoria, non capendo quasi nulla di calcio. bene.

ma la chicca fu: mamma, secondo te posso farmi fare una maglietta con stampa celebrativa dell'evento, in stile promozione annunciata su linkedin (I'm thrilled to announce, tanto per capirci) e indossarla in ufficio un giorno di questi? sotto un blazer, ovviamente. 

non ha potuto vedere il mio occhio pallato, altrettanto ovviamente, ma ho dovuto insistere per spiegarle che il suo attuale gruppo di lavoro, tutto all maschile, forse non è ancora pronto per tanto empowerment, così come non lo è il suo povero fidanzato afflitto.

ieri sera, alice: mamma, stasera vado a giocare a calcetto con le mie amiche😳. sarebbe calcetto femminile, ma siccome non abbiamo avuto abbastanza adesioni, abbiamo dovuto ammettere alcuni ragazzi, che però hanno il divieto di segnare. al ritorno, mi annuncia di essere stata "capocannoniere" della serata. volevo dirle che sì, va bene... ma i maschi non potevano segnare, si era detto. ma ho capito che mi sarei cercata guai, e mi sono limitata a giubilare con lei.

I'm thrilled to announce che guardare bridgerton non provoca effetti collaterali di apprezzabile gravita.

la maglietta per il fantacalcio, comunque, è stata ordinata. 



Commenti

Posta un commento