forse, (non) innamorabile

usciamo a cena con un'amica: donna interessante, intelligente e curiosa, forse non classicamente bella, ma certamente piacevole, fra i 45 e i 50 anni.
separata da tempo, coltiva il legittimo desiderio di trovare un compagno.
ora, una donna di questo tipo non mi sembra a caccia di qualcuno a cui appiccicarsi a tutti i costi, non credo ne abbia bisogno.
può permettersi, a mio parere, il lusso di svagarsi come crede e con chi crede, così come avere il desiderio di coltivare qualcosa di più stabile e profondo, anche se non necessariamente permanente.
conosce un uomo (dopo enne passi falsi, raccontati con arguzia esilarante) e inizia a frequentarlo.

lui, come prima mossa, si dà la pena di presentarsi come "non innamorabile".
così, tanto per essere immediatamente gradevole.
il seguito ha poca importanza. 

ora: perché un uomo si sente di dover mettere subito in chiaro un aspetto del genere?
cosa deve fargli pensare che una donna, soprattutto come quella che ho descritto, abbia come fine ultimo della frequentazione quello di approdare a qualcosa di vincolante e - non vorremmo mai - limitante per la sua intoccabile libertà?
definirsi non innamorabile, ma accettare di uscire con una donna, sposta necessariamente la frequentazione su un unico (o molto prevalente) sfondo; che va di per sé benissimo, purché si sia entrambi d'accordo.
e, fin qui, nonostante le modalità non precisamente da lord inglese, il nostro potrebbe persino aver fatto bene a chiarire subito cosa ci si può aspettare da lui; può essere poco elegante, ma è decisamente onesto e offre la possibilità di scegliere se proseguire l'esperimento - sapendo già su quale terreno si giocherà- o interromperlo.
anzi, ora che ci penso, il nostro gretto individuo mi risulta quasi apprezzabile.

mi chiedo, invece, cosa potrebbe accadere in ipotesi contraria di individuo innamorabile che si scoprisse (e dichiarasse) non innamorato, magari a distanza di tempo.
spero di non doverlo mai scoprire, ma più o meno direi una cosa del genere.

non siamo cuccioli da accarezzare a lungo, per poi sentirci dire che non siamo mai state ritenute abbastanza morbide.
non siamo la metà di niente, che ha la necessità di appiccicarsi ad un'altra metà per essere e percepirsi come qualcosa di intero.
non siamo delle emerite rompicoglioni solo perché ci preoccupiamo di aspetti del tutto trascurabili della vostra vita, tipo la salute.
siamo persone, magari non più nel fiore degli anni e dell'avvenenza (di questo potremmo anche scusarci infinitamente…. ma non lo faremo), con una vita alle spalle e ancora un mare di desideri davanti.
ad un certo punto della nostra vita, ogni momento ha un peso specifico doppio di quel che aveva anni orsono ed è, per questo, ancora più prezioso, da trattare con riguardo e da impiegare per cercare di essere felici.
conosciamo, incredibilmente, i diversi significati di parole come rispetto, stima, affetto, sesso e amore; ne conosciamo e apprezziamo le singole sfumature,  sappiamo distinguere quando sia appropriato utilizzarne una piuttosto che un'altra o quando sia auspicabile poterne utilizzare più di una nello stesso tempo.
sappiamo decidere, anche se pare strano, se desideriamo utilizzarne, noi per prime, una piuttosto che un'altra.
sappiamo decidere se vogliamo frequentare qualcuno per sesso, o per amore. o magari, con rare congiunzioni astrali particolarmente favorevoli, per entrambe le cose.
non tentate di confonderci, per favore, perché quelli confusi siete voi.




Commenti

  1. OK, mi butto.
    In che senso "non innamorabile", che non si può innamorare (ma le mie orecchie stridono a questa interpretazione) o di cui non ci si può innamorare? Ieri avrei scommesso sulla seconda, fondando la mia idea su un parallelismo con locuzioni tipo "non giustificabile" o "non scusabile". Ora, forse devo riconsiderare la cosa ma resta il fatto che, a pelle, l'uscita del nostro mi è sembrata la rassegnata ammissione di un uomo disilluso, non una dichiarazione di intenti.
    Non solo però non ero presente alla cena, non conosco neppure gli attori, quindi la mia interpretazione è inquinata da svariati pregiudizi.
    Se ho ragione io, cioè metteva in guardia la signora da possibili perdite di tempo (so che non potrai mai innamorarti di me perchè io sono non innamorabile...) mi viene da consigliare alla signora di trovarsi un altro soggetto: rischia altrimenti di passare gli anni della maturità a raccogliere cocci di autostima e cercare di rimetterli insieme. Siamo donne, giusto? non crocerossine.
    Se invece è vera l'altra interpretazione (non aspettarti, cara, che io mi innamori di te perchè l'amore non rientra tra le mie prerogative, sono tutto "sesso e carnazza" - cito uno che conosco) be', ritengo apprezzabile l'onestà che mette la signora in condizione di decidere a carte scoperte se giocare la partita o passare la mano.
    Più guardo l'universo maschile, più credo che la definizione di sesso forte mal gli si addica.

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    1. Trattasi della seconda.
      Apprezzabile ammissione di svogliatezza, oltre che di onestà; spesso, di quello si tratta. Banalmente.
      La signora merita decisamente di più, ma vista la rarità delle congiunzioni astrali favorevoli, forse dovrà soprassedere. O, ancora una volta, accantonare stanchezza e delusione e fare allegramente rotta altrove.

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    2. Che dire, allora?... buon vento!

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