Social-mente instabile

social:
se sia meglio o sia peggio, non lo so, ma non mi fanno impazzire.

iniziando da facebook.

non ricordo per quale ragione io lo abbia aperto anni fa, non so neppure perché mi ostini a conservarlo ... forse, oggi, per un'unica ragione affettiva.
non riesco ad avere interesse per discussioni o scambi di opinioni che non si svolgano di persona o comunque che includano sconosciuti che dovessero capitare sulla mia pagina.
l'idea di esternare una mia opinione a qualcuno che neppure conosco e che, magari, si chiama Giovanni e si presenta come Maria (o viceversa) mi disturba parecchio.
di certo, il mio è il profilo più vuoto e meno curato di tutta la  piattaforma.

continuando con Instagram.

aperto per monitorare figlie, oggetto di periodi di pubblicazione compulsiva, ormai per lo più langue pure lui... lancio distratte occhiate di quando in quando, ma pubblico con la frequenza di una vincita al super enalotto.

terminando con questo blog.

aperto e iniziato con entusiasmo fanciullesco, punto di partenza per scoperte e frequentazioni di altri blog. per un po' di tempo. poi, declassato con nonchalance a mero diario personale.
registra sporadiche incursioni solo da parte di un'amica. con la quale peraltro, potrei comunicare (e di fatto, per fortuna, comunico) anche in altro modo.

ma, a parte l'aspetto delle relazioni con altri blog (ne visito e frequento sempre meno e con meno voglia di interagire, normale che lo stesso accada con me) a questo spazio non so davvero rinunciare.

mente:
è il lato della mia persona(lità) a cui ho sempre rivolto più cura e attenzione.
forse perché non ho particolare stima del mio aspetto fisico, mi sono ritrovata a rivolgere alla mente più considerazione che al resto.
il declino mentale mi preoccupa più di quello fisico, quindi se devo ricavare energie e tempo per un'attività post lavoro, complice anche la mia pigrizia, mi dedico più volentieri a qualcosa che coinvolga le mie capacità intellettuali piuttosto che a una qualsiasi attività fisica.
quasi nessuno (e quelli che lo fanno non sono attendibili, per ruolo) mi definisce bella, qualcuno in più mi ritiene intelligente. forse anche per questo ho cercato di mantenere in forma la parte di me che aveva più speranze di riuscire a ottenere risultati.
con il che, ho solo ottenuto che il fisico stia andando lentamente a farsi benedire.

instabile:
yes, I am.
instabile nell'umore, nei sentimenti, nelle passioni, nei desideri.
maschero molto bene... chi mi vede da fuori, nota per lo più una vita di costanza e impegno, una carriera da maratoneta più che da centometrista.
in pochi, credo, si pongano domande su come sono realmente e su cosa realmente vorrei, quasi nessuno credo mi riterrebbe capace di un colpo di testa, quale che sia.
non io, non quella da sempre brava in tutto, affidabile e regolare, che non dà preoccupazioni.
siccome, però, non si può mascherare per tutta la vita, prima o poi forse mi potrò permettere la prima pazzia che mi verrà in mente, senza rimorsi e senza dare spiegazioni.

cosa ne viene fuori...?
non so, è un post che non ha molto senso, anche se ho scelto io il titolo.
chissà perché l'ho scelto... forse mi piaceva il gioco di parole.
forse viene fuori che sono stanca di dover mettere impegno in tutto quel che faccio, fosse anche solo coltivare un social. e siccome i social sono l'unico aspetto della vita in cui posso permettermi di essere instabile senza fare danni, mi concedo questo lusso.
forse non mi interessa mettermi in mostra, "esibire" i miei pensieri a chicchessia, neppure quelli più frivoli e superficiali. o forse, invece, la cosa mi intimidisce...
questo, probabilmente, mi rende instabile social-mente, ma non credo socialmente.
questa, probabilmente, è la ragione per cui quasi nessuno sa di questo blog, se non chi ne ha condiviso la nascita e la crescita.
e comunque, se davvero avessi il coraggio dei miei pensieri, magari proverei a scrivere un libro.