Devo fare il cambio degli armadi

quando ero piccola, il cambio degli armadi era un momento solenne.
mia mamma lo annunciava con giorni di anticipo, come un evento imperdibile.
in effetti, proprio di evento imperdibile si trattava. perché, se solo me lo fossi perso, mia mamma ne avrebbe approfittato per eliminare molte più cose di quelle che io avrei acconsentito a sacrificare.
quindi, vigilavo con attenzione, pronta ad argomentare con enfasi su qualunque scelta (di eliminazione, ma anche di conservazione) che non fosse rispondente ai miei desideri.
mio fratello ha sempre ignorato, beatamente e volutamente, tanto il significato dell'espressione cambio armadi quanto l'evento in sé.
il suo era un armadio quattro stagioni. anzi, in verità, monostagione... che tanto lui si vestiva per lo più nello stesso modo (cioè estivo) da gennaio a dicembre, tenendo tutto pigiato insieme, senza distinzione di sorta.
nonostante il casino apocalittico che regnava dalle sue parti, aveva ben presente la situazione e si sarebbe immediatamente accorto di qualunque ammanco.
con il che, riusciva a tenere a debita distanza mia mamma.

a casa mia, la faccenda ha tutt'altro aspetto.
francamente, a quei bei soggetti delle mie figlie del cambio armadi importa pochissimo per non dire nulla.
elisa, sebbene apparentemente più ordinata, segue in realtà lo stesso principio dell'amato zio.
da lei si trovano indifferentemente top scollati e maglioni di lana in qualunque momento dell'anno....
da alice è difficile capire cosa si trovi, in qualunque momento dell'anno. in particolare, il cassetto delle magliette è assolutamente inaffrontabile e, data la tipologia di capi, del tutto inutile nei mesi invernali.
il vantaggio è che, a differenza dello zio, sono alquanto prive di coscienza circa i loro beni.
quindi, posso eliminare quel che voglio a mio piacimento, con la serena consapevolezza che - casomai- se ne accorgeranno un dì lontano.
poi arrivo io.
sempre per ultima, ma è giusto così. con il rischio di arrivare al fatidico cambio quando ormai, magari, sarebbe meglio non cambiare più perché sta già tornando la stagione precedente.

a questo punto, rileggo. e mi rendo conto, una volta ancora, di quel che già so da tempo.
che sono abbastanza brava a organizzare le vite e le cose degli altri, a eliminare, sfrondare, valutare e riordinare, anche con un certo rigore e inflessibilità.
purché non riguardi me.
perché, in tal caso, tergiverso, penso, rifletto e rimando,
fino a quando, poi, non ha quasi più senso pensarci.

Commenti

  1. Gli armadi degli altri sono sempre più facili...

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    1. temo sia solo una scorciatoia per illudersi di concludere qualcosa, senza arrivare al nucleo della questione.
      ma va’ beh.

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