accrocchio

la vita è una successione, più o meno intensa e trafficata, di arrivi e partenze.

talvolta si gode del beneficio di far parte di entrambi, altre volte ci si deve accontentare di solo mezzo turno.

poi, ci sono le volte in cui ti chiedi se sei davvero arrivato e se la tua partenza possa lasciare segni in qualcuno. perché, credo, anche una partenza acquista il suo senso, quando ne ha avuto l'arrivo.

ecco,  capisco di non essere stata chiarissima... , ma ho avvertito la necessità di scrivere e mi sono capita io.

questa idea di segni non lasciati mi sta risultando sensibilmente affaticante, da un po' di tempo. ma non riesco a smettere di pensarci.

Commenti

  1. A volte possiamo arrivare e partire lasciando segni sensibilissimi, altre volte li lasciamo, e magari di più, senza spostarci di un millimetro. Altre ancora ci muoviamo come trottole ma nessuno che se ne accorga, che venga sfiorato neanche dal turbinio d'aria che frulliamo..

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    1. ma sai che hai ragione? quanta energia sprecata... e alcune volte non ne vale proprio la pena. ciao Franco, a presto

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  2. La vita è una successione di arrivi e partenze.
    Chi arriva e riparte lascia segni, talvolta, e viene a sua volta segnato, sempre talvolta.
    Si riparte ricaricati o sfiniti, svuotati di energie e con la consapevolezza di non aver risolto niente (un altro segno?) oppure soddisfatti e sazi di esperienze e momenti, col cuore pesante o col passo svelto e lieve di chi ha messo in valigia una settimana preziosa. O anche tutto insieme.
    Una partenza acquista il suo senso, quando ne ha avuto l'arrivo. Capita però che la partenza sia solo dolore se l'arrivo ne ha avuto troppo, di senso.
    Spero di aver capito il tuo accrocchio.

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    1. circa. in qualche passaggio mi pare di cogliere - se posso osare - accrocchi più tuoi che miei. ma poco cambia. in certi casi, comunque, è l'arrivo che si rivela un dolore, e la partenza un sollievo. anche e soprattutto quando l'arrivo risulta a posteriori privo di senso. quello che mi affatica, però, è il pensiero dell'irrilevanza, in ogni fase.

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    2. Quanto ad accrocchi miei, ne ho d'avanzo, temo, e non da adesso

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