signora milano

 milano è una volitiva e affascinante signora, che non intende rassegnarsi al tempo che passa.

non ha la bellezza evidente e un po' sfacciata che tutti riconoscerebbero senza sforzo, non l'ha mai avuta, nemmeno quando era più giovane e la chiamavano (che orrore...) la milano da bere. 

ha qualche segno sul viso, diciamo qualche ruga di espressione...ma lo sguardo è limpido e fiero, a tratti inquieto. ha una sua eleganza innata, che non le toglierà mai nessuno. è un'eleganza nell'animo, più che altro, che si riflette anche sul suo aspetto: anche quando sceglie di essere "casual", non è mai trasandata.

non le piace essere descritta e definita, rivendica un suo diritto alla multiformità: sa essere una donna in carriera, ma anche una madre che si occupa - pur se di corsa- dei suoi tanti figli, così diversi fra loro, una moglie o un'amante, un'amica o anche  un'anima solitaria.

per come è fatta, questa multiformità le riesce piuttosto semplice: può avvertire il desiderio irrefrenabile di tuffarsi nella folla rumorosa e sempre in movimento,  e, un attimo dopo, quello di girare l'angolo per cercare e trovare un meraviglioso rifugio silenzioso, da qualche parte: che sia un cortile, un piccolo caffè nascosto, un museo poco battuto, un cinema di nicchia o una chicca di negozietto stiloso e chic.

è sempre lei... ma tanti non la riconoscono, e ne rimangono delusi, riuscendo a cogliere solo alcuni tratti - di solito i meno significativi- della sua personalità.

spesso le viene fatto notare di non essere abbastanza bella e di avere un'aria troppo seria, un po' grigia, se non addirittura triste.

lei abbozza, ci rimane male anche se cerca di non farlo troppo vedere. non riesce a rassegnarsi a queste opinioni... si chiede come mai di lei notino (e sottolineino) sempre i lati negativi - che so, la bruttezza innegabile di certe sue periferie, o i tratti più spigolosi del suo carattere, che ci sono, innegabile anche questo- mentre di alcune sue amiche, come roma o firenze o napoli, venga sempre solo esaltata la bellezza.

anche loro, ovviamente, hanno i loro lati oscuri e poco attraenti... ma, forse per la loro bellezza così evidente ed abbagliante, tanto più forte e diversa dalla sua, il resto passa in secondo piano e viene perdonato. come se non fosse altro che un piccolo fastidio da sopportare, per poter godere di tutto il restante splendore.

lei, invece, che non ha un abbagliante splendore da offrire, non può concedersi sbavature: quasi mai vengono capite, ancora meno giustificate, figuriamoci perdonate.

pazienza, ormai sa che dovrà sempre convivere con questi inciampi e ritiene che il prezzo da pagare per evitarli, ovvero snaturare se stessa, sia troppo elevato, e non è disposta a pagarlo.

ma, forse, il punto non è neppure questo: di lei tutti apprezzano l'efficienza, la versatilità, la capacità di non mollare e di continuare a condurre carrozze e carrozzoni. finché questo funziona, tutto va bene e pochi si premurano di voler scoprire se dietro a tanta efficienza, affidabilità e costanza ci sia anche una bella signora, con un suo carattere, una sua intelligenza, una sua sensibilità.


Commenti

  1. Una saggia amica anni fa mi disse che a una donna nessuno perdona mai di essere sia bella che intelligente che simpatica. Deve pur avere qualche difetto, da qualche parte, e, se non lo si trova, occorre inventarlo. Ecco che Milano diventa brutta e grigia: ma che ne sanno tutti?

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    1. il punto è sempre lo stesso, la differenza fra guardare e vedere; ma gli sforzi non interessano a nessuno.

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  2. Sono un romano che ama Milano, anzi l'adora proprio.
    "Borgo e metropoli,
    ricamo gotico e naviglio romantico,
    ballatoio e grattacielo,
    portico e tramvai.
    Già mi manchi." (dal mio ultimo post milanese https://francobattaglia.blogspot.com/2023/12/stramilano.html)

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    1. Dovevo nascere a MIlano, mia mamma non volle, anni 60 dove già un romano faticava a comprendere le milanesità.. si vede che il dna l'ho respirato dalla placenta..

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    2. che dire... mi inchino. i complimenti a milano da parte di un romano valgono doppio!
      non mi perderò nella banalità di restituire a roma complimenti che suonerebbero persino offensivi, da quanto sono ovvi.
      faccio solo due minuscole osservazioni:
      1) la luce di roma credo non si trovi in nessun altro posto al mondo... mi sembra unica e meravigliosa
      2) vivere nella capitale deve essere estremamente faticoso, nessun possibile paragone con milano.
      buona giornata, franco da roma 😀

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  3. di recente ho imparato a conoscere una Milano differente, più lenta e nascosta, quella dei parchetti di periferia e dei laghetti delle cave, i mercatini rionali, le piccole stazioni del Giambellino o di Porta Ticinese dove prendere treni che non vanno lontano, la ciclabile del Naviglio in direzione opposta alla frenesia dei navigli.
    massimolegnani

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    1. È come dice Chiara: c'è tutto, a voler vedere. Ognuno può trovare la Milano che gli somiglia

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    2. così, esatto. credo che ognuno possa trovare l'angolino giusto in cui accoccolarsi e godersela. anche se, con tanto dispiacere, sto constatando che la signora milano sta diventando un po' inospitale per tanti versi...

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