di venerdì

 un cielo azzurro e luminoso, arietta frizzante, montagne che si stagliano all'orizzonte.

tutto vorrei fare tranne che essere seduta a questa scrivania, anche perché sono distratta da diversi pensieri.

su alcuni di essi, talvolta, sarebbe meglio non indulgere: non pensare, spesso, rende molto più sereni.

io, che ho sempre seguito con convinzione la bussola della consapevolezza, fatico parecchio ad estraniarmi dalle riflessioni, ma capisco che ora ne traggo molto spesso solo dispiacere e negatività. 

non sono mai stata tenera nei miei confronti, quasi mai; credo però che dovrò cominciare, perché al mio posto non lo sarà nessuno e questo mi è diventato particolarmente chiaro.

quindi, fra poco andrò a casa. finirò di trapiantare il basilico e la menta, monterò i gabbiotti intorno a cui si arrampicheranno i due gelsomini recentemente posizionati sul balcone, mi verserò un calice di vino.

se l'arietta fosse meno frizzante, magari prenderei l'aperitivo sul balcone guardando il cielo, come ho fatto tante volte. non importa, aspetterò.

questa sera avrei voluto provare una nuova ricetta, ma ho scoperto che per cena sarò a casa solo io.

magari la proverò ugualmente. occorre abituarsi anche a fare cose solo per sé, perché presto sarà sempre così.

di venerdì, tutto sembra più semplice e luminoso. o almeno quasi tutto.


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