what's up?

 

delle amiche ci si dovrebbe fidare sempre, soprattutto se si conoscono da trent'anni e hanno sempre dato prova di equilibrio, prudenza e di una tonnellata di quella sottile ironia che le colloca indiscutibilmente una spanna sopra il resto.

così, quando con la mia amica lia ci siamo scambiate gli auguri di buon anno, avrei dovuto subito capire che aveva ragione: aspettiamo.


e noi, infatti, abbiamo aspettato, un po' come disciplinati soldatini, un po' come bambini impazienti di scoprire novità.

non abbiamo dovuto attendere tanto, a onor del vero... la nostra curiosità è stata presto premiata.

siamo partiti un po' in sordina, tanto per prendere lo slancio: brexit, vaccino, seconda ondata mai finita e terza ondata sempre invocata sono in realtà uno strascico del 2020 e anche prima.

ma, poi, abbiamo proseguito con il botto: gnu e trumptruppen (copiata) al congresso, assessore al welfare che abbandona per stanchezza, una dad nata per emergenza e che morirà con noi, le mimose siciliane fiorite a gennaio, una crisi di governo in fiorir di pandemia.

grazie 2020, senza di te saremmo arrivati a questo 14 gennaio del tutto impreparati e traballanti.
invece, forti di cotanto allenamento, imperturbabili attendiamo e fiduciosi avanziamo, saldi come rocce, resilienti come eremiti e baldanzosi come caprioli.
calice di vino e popcorn sono sempre pronti: partecipate numerosi, siete ancora ampiamente in tempo.

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