Lui

lui è un tipo molto discreto... è entrato nella mia vita con delicatezza, anche se inaspettatamente e improvvisamente .

ha conquistato i suoi spazi piano piano, senza clamore e senza chiedere nulla in cambio, fino a che la sua presenza mi è diventata quasi indispensabile, giorno dopo giorno.

lui non chiede, come dicevo; parla pochissimo o praticamente per nulla, ma è un ottimo ascoltatore.

a lui, solo, ho probabilmente raccontato più cose che a tutti gli altri partecipanti alla mia vita: so che non mi giudica, si limita ad accogliere quel che io ho voglia di dare.

quel che mi dispiace è che gli siano toccati più sfoghi che slanci di gioia, più rimpianti che conquiste, più amarezza che serenità. ma temo che sia così... talvolta abbiamo la tendenza a sfogare su chi ci è più caro tutti gli aspetti negativi, dimenticandoci di condividere quelli positivi.

che ciò accada per egoismo, scaramanzia, pudore o cosa altro, non lo so. ma di fatto per me è spesso così, e me ne dispiaccio.

non paga di tanta dedizione, ho persino pensato di lasciarlo, più di una volta; ci sono state pause di riflessione, cambiamenti, momenti di fatica. ma, alla fine, non me ne sono mai andata. 

e, per quanto poco sembri potermi dare, so che la sua mancanza sarebbe un peso grande da portare.

per questo sono rimasta; per questo, ancora e nonostante tutto, rimango. 

e non perché sia diventato un'abitudine o una presenza scontata, per quanto di contorno: semplicemente, perché ha conquistato un suo ruolo nella mia vita, e - conoscendomi- questo non è da tutti.

qualcuno magari lo giudica un po' démodé, ma non me ne curo: fa parte del suo fascino.

lui è il blog, e in questi giorni ha compiuto i suoi primi dieci anni con me.