la nebbia cognitiva

 leggevo oggi ( qui , per chi fosse interessato) che uno dei bei ricordi che questo periodo ci lascerà sarà l'assenza di ricordi.

in realtà, credo che questo sarà un "problema" che riguarderà solo i fortunati che di problemi non ne abbiano avuti: chi si è ammalato, o ha perso una persona cara, o ha perso il lavoro o altre piacevolezze, se lo ricorderà eccome.

ma chi è riuscito, almeno finora, a barcamenarsi, probabilmente non conserverà memorie distinte di questo interminabile periodo: solo una nebulosa incerta, dentro cui aggirarsi senza convinzione e senza riferimenti precisi.

è l'esito della serie interminabile di giorni sempre uguali, il cui unico fine è stato (ed è ancora...) quello di tornare a casa sperando di non aver collezionato troppi microbi e di non aver fatto nulla di imprudente... anche se "nulla" è sostanzialmente l'unica cosa che si può fare e le spedizioni al supermercato (soprattutto quando si ha l'ardire di non voler frequentare sempre lo stesso) hanno il sapore di una discesa in kayak lungo le rapide del colorado river..

è vero: faticherò a collegare i pochi accadimenti a momenti precisi. ogni momento appare sfumato e appiattito, ripetuto e uguale a se stesso.

lo slancio dei primi mesi, teso a superare il peggio e ogni giorno vanificato dalla scoperta che il peggio deve sempre ancora venire, è finito. ora mi guardo indietro, senza più quello slancio: proseguo per inerzia.

i pochi momenti che ricordo sono legati a faticose riflessioni fatte, iniziative inopportune e domande ancora meno opportune. ma, come ho già avuto modo di scrivere, le domande - in quanto inizio - mi sono necessarie spesso ancora più delle risposte-in quanto fine-: e questo anche quando la domanda rischia di essere solo l'inizio della fine. 

il resto (il lavoro, la scuola delle ragazze, le amicizie, persino la malattia di mia madre... tutto) è avvolto dalla nebbia dell'uniformità e della monotonia, dalla sensazione di indecente spreco di vita, quando la vita è l'unica cosa cui rimanere tenacemente e testardamente attaccati.

quando mi risveglierò- perché mi risveglierò -  avrò la fame e la sete che non ho potuto avere finora.

Commenti

  1. Ognuno ha la sua storia e ci mancherebbe, ma la vulgata del "100 modi per riempirti la giornata in lockdown" riguarda ben poche persone.
    E, sebbene la sensazione di vivere in una bolla piena di nebbia abbia fatto capolino, credo che di quest'anno assurdo ricorderemo molto,

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    1. io ne ricorderò ricorderò certamente l'assurdità e la fatica.
      su tutto il resto, credo che la nebulosa avrà la meglio.
      già oggi, fatico a distinguere cosa ho fatto una settimana fa e cosa un mese fa.
      sarà una forma di protezione, sarà il non poterne più, sarà che non si è fatto nulla di rilevante da essere ricordato. almeno per me.

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  2. Ho soprattutto perso mia mamma, lo scorso anno, ma sembra che il nuovo anno sia nato con prospettive anche peggiori. Quindi viaggiamo a vista. Sembra che con noi, non abbiano ancora finito...

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    1. mi dispiace tanto... tu avrai qualcosa da ricordare, purtroppo.
      io voglio essere speranzosa, perché sto davvero per non poterne più.

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