povero untorello, non sarai tu che spianti milano

no, non la spianteranno nemmeno questa volta, la mia casa, spero.
un po' ammaccata e disorientata, obbligata (di nuovo) ad una immobilità che non le si addice per nulla, in aggiunta additata dai più come la grande colpevole di questa nuova reclusione (e, forse, anche colpevole di essersi salvata la prima volta non si sa come)  resisterà.

resisterà perché le vogliamo bene, e di tutto il resto non ci curiamo.
resisterà perché, per quanto imbruttiti o proprio perché imbruttiti, ci adatteremo ad un altro, indefinito, periodo "senza". 
senza cinema e teatri, senza musei e mostre, senza colazioni, pranzi, aperitivi e cene, senza incontri di famiglia e con gli amici, senza fidanzati non conviventi, senza shopping e- pure - senza vagabondare con il naso per aria riuscendo ancora a stupirsi di quel che vediamo, dopo tutti questi anni.
io che non abito più lì e che darei qualunque cosa per essere lì, anche adesso e soprattutto adesso, diversamente dai molti che non vedono l'ora di andarsene (soprattutto adesso), resisterò a tutto, compreso il dispiacere di sapere i miei molto anziani genitori da soli, e anche un po' fuori controllo.... cosa che mi preoccupa più di molte altre.

non resisterò, invece, alla tentazione di togliermi un sassolino che mi si è fastidiosamente annidato in una scarpa da ieri, dopo aver letto su fb alcuni illuminati e illuminanti post di amici (o presunti tali), della zona in cui abito.
a quanti, dei paeselli della zona in cui vivo, molto più colpita dalla prima ondata che non da questa, invocano a gran voce reclusione per la sola detestata milano e più libertà per chi "ha già dato" e "ha numeri migliori", chiedo: 
siete proprio tanto sicuri che i vostri numeri siano migliori? con le dovute proporzioni, a me non pare proprio.
avete già dimenticato la solidarietà e l'aiuto ricevuti qualche mese fa, non solo da milano ma da tutta italia?
vi sfugge così tanto il concetto che nessuno si salva da solo?
ma soprattutto, una volta chieste ed ottenute le agognate deroghe per province o comuni asseritamente in salute, siamo certi che qualcuno non vorrà rivendicare gli stessi assurdi privilegi per quartieri, condomini o singoli appartamenti?

a quanto pare, né l'arma della paura con cui ci hanno tenuto rinchiusi mesi fa, né la speranza di poter dare un contributo anche minimo (dal solito divano su cui stare seduti), né il vago senso di unità sperimentato per qualche tempo  fanno più presa sulle persone.

cari voi che state seduti ai posti di comando come fossero divani, trovate un rimedio vero, grazie, che dai balconi non canterà più nessuno e voi avete già perso abbastanza tempo e credibilità.


Commenti