tic toc, tic toc....
e come sempre, il Natale quando arriva arriva...
come una cambiale in scadenza, diranno i più grinch.
come una meravigliosa promessa che si mantiene ogni anno, replicheranno gli animi più gioiosi, religiosi o laici che siano.
non credo, in ogni caso, che sia un momento che può lasciare indifferenti.
che si tratti di gioia per la festa, o di tristezza per solitudine o poca serenità, o di stanchezza che vorrebbe farci passare oltre per non dover affrontare la ridda di incombenze che, inevitabilmente, gli fanno compagnia, nel nostro mondo è un momento particolare.
andando un po' contro la mia natura brontolona (e anche contro una certa diffusa tendenza a voler a tutti i costi snobbare il momento), io faccio parte del gruppo dei gioiosi ad ogni costo.
voglio aria di festa e addobbi, voglio essere in compagnia e assaporare qualche momento di pace, in cui sembra che tutto si ricomponga anche se non è vero, voglio ascoltar musiche natalizie (anche le più trite e ritrite) e continuare a chiedermi, da quando sono nata, come sia possibile ascoltare jingle bells alle hawaii sotto una palma e trovare che abbia un senso.
voglio svegliarmi al mattino del 25 e aspettare che si alzino le ragazze per aprire regali di cui peraltro già conoscono il contenuto, visto che ormai scelgono tutto loro; scoprire che la mattina è cortissima e non farò in tempo a fare tutto prima che i nonni si presentino per il pranzo (anche perché ogni anno ignorano deliberatamente l'orario che viene indicato come adatto e arrivano sempre in netto anticipo), attraversare il pranzo come una maratona e arrivare felice fino in fondo, affrontando impavida il momentaccio del riordino.
voglio tutto questo, finché posso tenermelo stretto, cercando di pensare, per una volta e almeno per un giorno, a tutto quel che c'è e non a quel che manca.
merry christmas everyone.
Ecco un ottimo escamotage.. pensare a quel che c'è, farlo felice, sorridergli. E non a quel che manca. Pensiamo a quel che c'è.
RispondiEliminaBuon Natale di pranzo sereno.. ;)