di cammelli e tradizioni

lo spunto era stato una bizzarra, enorme teiera a forma di cammello seduto, con annesso beduino in groppa, regalatami da mio fratello un natale di tanto tanto tempo fa.
non avendo idea di quando utilizzare un simile monumento, fu immediatamente istituito il tè di natale.

la cerimonia prevedeva che ci si ritrovasse a casa nostra (di mio fratello e mia, essendo che - trattandosi di mille natali fa - vivevamo ancora tutti in famiglia), nel tardo pomeriggio di natale, con orario molto flessibile a seconda del protrarsi del pranzo con le varie famiglie.
i partecipanti (amici, vicini di casa, fidanzati del momento) si presentavano alla nostra porta, con viso provato ed occhiaie in bella vista, sfiniti ma non domi, e raramente a mani vuote.

nonostante i proclami di buone intenzioni e di diete da iniziare immediatamente, non capitava mai che il tè  rimanesse solo... più spesso si accompagnava a residui di panettoni e pandori, frutta secca, biscotti vari e - quando le annate erano molto fortunate - una gigantesca teglia di struffoli, appositamente preparata dalla mamma napoletana di t. e s., sorelle dalla parlantina inarrestabile.

si ciondolava a tavola per un bel po', in un momento che raccoglieva tutta la bellezza del ritrovarsi ancora lì, un anno dopo, radunati intorno al famoso cammello. per rendere più sontuoso il té, al cammello era stata quasi subito affiancata un'altra teiera, per avere due qualità di infuso da assaporare. ma il cammello rimaneva il re indiscusso e indiscutibile.

e poi, verso le 22 o poco prima, si usciva. direzione - sempre e comunque - il cinema maestoso di piazzale lodi.
non so più perché, ma era stato eletto "il cinema di natale": qualunque fosse il film in programmazione, noi lì andavamo, per adempiere il rituale fino in fondo.

il cinema non c'è più, da tanto tempo. il tè di natale neppure... nemmeno noi ci siamo più tutti. 
il cammello, però, resiste, fieramente appollaiato sui pensili della cucina dei miei, in attesa che qualcuno lo riporti alla vita che meriterebbe.

Commenti

  1. Andiamo... Io porto un panettone al pistacchio

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  2. ciao valeria, hai ragione... ci vorrebbe la foto. ma è a casa dei miei, e ogni volta che vado da loro mi dimentico di farla! appena possibile, provvedo :-)

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