sorvolando

l’immagine è quella di peter pan, wendy e company che svolazzano sereni e pieni di stupore sui tetti di londra, in un cielo di stelle.

il suono è lieve e fremente, come un battito d'ali di farfalla.

ha un significato leggero, quasi frivolo... ma non superficiale, direi. è più come prendere un respiro leggero, inalare aria fresca, aprire gli occhi e ripartire dopo aver accantonato, in un lampo, ciò che appesantisce.

sorvolare un luogo consente di averne una visuale piena, ampia, di tutto respiro, di coglierne rapidamente il bello da trattenere e il brutto da abbandonare, modificando eventualmente la rotta. 

sorvolare su parole o comportamenti richiede la capacità, non ordinaria, di saper dare loro il giusto valore e il giusto peso.

il rimando letterario, bellissimo, vero e ormai un po’ abusato, è il pensiero di calvino (italo… perché giovanni, sorvolare dubito) sulla leggerezza. che non è superficialità.

non è cosa da poco, sorvolare. implica - appunto- leggerezza d'animo unita a lucidità di pensiero e - perché no?- forse anche a volontà e  capacità di perdonare e perdonarsi.

forse, domani. spero. 

ora è ancora solo stanchezza. ma, per una nata in un lunedì festivo, lo switch può arrivare inaspettato.

Commenti

  1. Urca! Non avevo mai notato che Giovanni e Italo condividono il cognome 😅

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    1. in realtà, pure italo ce lo vedo poco a sorvolare. mah.

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  2. Quando faccio fatica a sorvolare sulle parole o sui comportamenti vado a fare una visito al cimitero. Vedere tutte quelle persone che erano vive come noi e ora sono altrove mi aiuta a ridimensionare le cose, ad "averne una visuale piena, ampia, di tutto respiro" del mio passaggio su questa terra, troppo breve per perdere tempo nelle sciocchezze.
    Un saluto.

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    1. hai ragione... le perdite di tempo sono un insulto alla vita stessa.
      dovrò ricordarmelo.
      un saluto, grazie di essere passato

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