friends

ti sei mossa per casa per intere settimane, leggera e implacabile come solo tu sai essere, accumulando masserizie e compilando elenchi, appiccicando bigliettini per ogni dove e rubando di nascosto quel che ti pareva dagli armadi di famiglia.

siamo partite in un'alba buia di nebbia per atterrare, in una mattina piena di sole, nella città che sarà casa tua per qualche mese.

la mamma italiana che sempre sarò ha chiesto di accompagnarti e, incredibilmente, ne sei stata contenta;  non ne avresti avuto alcun bisogno, e questo mi ha resa ancora più felice del tuo sì.

ti sei accomodata nella nuova casa, come se fosse sempre stata la tua, hai socializzato con i tuoi coinquilini (ci sono un'inglese, tre italiani e tre spagnoli, come nelle barzellette di quando ero piccola).

mi dici, orgogliosa,  di essere incredibilmente migliorata in spagnolo (essendo in erasmus in francia...) ma nel contempo confessi che in casa si parla abitualmente un idioma ignoto, tipo esperanto, che vi accontenta tutti o quasi: la minoranza inglese non ne è proprio sempre lieta, ma si adegua senza troppe proteste.

hai festeggiato il capodanno cinese con una cena in cui, amorevolmente guidati da oliver (ragazzo cinese che in realtà si chiama in tutt'altro modo, ma nessuno se lo ricorda) avete cucinato da soli una serie incredibile di portate che sembravano decisamente appetitose. e, comunque, vi siete fatti fuori tutto in un battito di ciglia.

tu e l'amico siciliano (unico inquilino di sesso maschile della lieta magione) avete diretto con piglio inflessibile il fantasanremo, a cui avete obbligato, senza sentire ragioni, una manciata di entusiasti e disciplinati colleghi scandinavi.

mi comunichi di essere forse ingrassata un paio di chili, fatto che -  da solo - già decreta il successo di questa esperienza.

ridi come una matta quando mi dici che uscirai verso le 20.00, ma non per un aperitivo... per un dopocena. perché il gruppo misto lituano/svedese, a quell'ora, ha già cenato da un pezzo. menomale che le coinquiline spagnole compensano ampiamente, riportando il fuso orario al suo posto.

e poi, te ne esci a dirmi che sì, era proprio così che lo immaginavi e lo avresti voluto: come vivere in friends, che hai guardato tutto di un fiato prima di partire.

la mamma italiana non ci prova nemmeno ad essere triste perché sei lontana. 

Commenti

  1. Risposte
    1. sono molto felice per lei. perché non è qui in questo periodo, soprattutto.

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  2. Essere genitore così di un bello pazzesco. Ma forse facile giudicare per me che genitore non lo sono in alcun modo.

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    1. no, hai ragione: così è di un bello pazzesco.
      ma con i figli occorre anche tanta fortuna. io, in questo, ne ho avuta.
      buona settimana, franco.

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  3. Un'esperienza meravigliosa per tua figlia, di grande arricchimento culturale e personale. Non puoi che essere felice. E' la prima volta che visito il tuo blog, molto bello.

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    1. benvenuta, caterina, ti ringrazio. sì, è un'esperienza decisamente positiva, può solo farle bene e renderla più sicura di sé. a presto.

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  4. ma che bellezza! ormai il 14 è passato... spero che sia arrivata bene e si stia godendo questa esperienza che mi sembra bellissima. vedrai... tornerà cambiata, ma in meglio. sarà tanto più adulta, anche dopo sole poche settimane.
    buon viaggio a tua figlia!

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