il sole scende a sud

espressione che, come usava mia mamma, sta a indicare che da noi inizia l'autunno, mentre il sole si trasferisce nell'emisfero australe per portare primavera ed estate ai nostri amici che vivono a testa in giù.

così mi immaginavo, da bambina, gli abitanti dell'altra metà del pianeta: come appesi a un ramo di albero, a testa in giù. 
mi chiedevo come si potesse giocare, studiare, lavorare stando messi in quel modo.
mi chiedevo anche come mai la natura non avesse previsto una sorta di rotazione, tanto per dare loro un po' di sollievo: sei mesi stiamo appesi noi, sei mesi tornano appesi loro.
niente, si vede che andava bene così.

"il sole scende a sud" rimane comunque una delle espressioni che mi sono più care per indicare questo periodo dell'anno. 
forse perché era l'espressione di mia mamma per spiegarci l'avvicendarsi delle stagioni da piccoli, quando non ci rassegnavamo alla fine dell'estate; o forse perché i punti cardinali hanno sempre esercitato su di me un fascino misterioso.

la parola nord ha un suono duro che ben si concilia con il freddo, le sue luci metalliche, i paesaggi immersi nel gelo e i venti che soffiano.
sud sta per sudare, pensavo da piccola: ti dà subito l'idea del caldo, della luce, dei colori accecanti, ma anche - per come sono io- della sensazione di debolezza e svogliatezza che prende quando la calura si fa eccessiva.
est ha un suono tagliente, come i venti che arrivano da oriente portando con sé  e con il nascere dei giorni il mistero delle origini, profumi speziati e suoni ipnotici.
e l'ovest, con il suo nome lungo, più lungo di tutti gli altri, non può che indicare i grandi spazi e l'apertura su un mondo nuovo e sconosciuto, da esplorare con curiosità e spirito di avventura.
così mi piaceva e mi piace tuttora pensare.

quando il sole scende a sud e la luce si fa più morbida, ora non mi lamento più.
sono contenta e basta. 

Commenti

  1. Mai visti i punti cardinali in quest'ottica.
    Seguendo il filo del tuo ragionamento, però, il Nord più che duro mi suona avvolgente come una coperta: Noooord, con la "o" un po' chiusa degli inglesi e la "r" che quasi non si sente... Noooord... senti come ti avvolge?
    Sud come sudore e Est tagliente come una lama, invece, mi sembrano perfetti.
    Quanto all'Ovest, mah, devo pensarci

    RispondiElimina
    Risposte
    1. mmmm... no. io sono italiana e anche il mio nord: ha "o" breve e una bella "r" decisa.
      è forte e duro.

      Elimina

Posta un commento