ho capito che

chi nasce tondo non muore quadrato, ma (con una certa fatica) può provare ad assomigliare a un ottagono; tuttavia, non lo ritengo obbligatorio, se si è un bel tondo;

essere o no un bel tondo è una questione spinosa, posto che la percezione che abbiamo di noi non corrisponde quasi mai a quella che gli altri hanno di noi;

indossare lenti rosa può essere stucchevole, ma salva la vita; o forse si muore soffocati da tanto zucchero, questo devo ancora capirlo;

ci sono viaggi che sognavo da bambina e probabilmente non farò mai, non tanto perché sia di per sé impossibile, ma perché ho sviluppato criteri selettivi un po' rigidi e il mio spirito di adattamento ne ha molto risentito;

mi sento più madre che figlia, anche verso mia madre; spero di riuscire a non fare la madre anche con i miei eventuali nipoti;

non capirò mai come dagli stessi genitori possano nascere figli tanto diversi;

avere figli è un antidoto contro l'invecchiamento, anche una volta che siano cresciuti;

se avessi (avuto) più coraggio, sarei (stata) una persona più felice;

sono disposta a non piacere a tutti -come è normale che sia- se il prezzo da pagare è snaturare il mio essere, ma l'idea di non piacere alle persone care mi spezza;

la sensazione di essere finita su un pianeta alieno e di parlare una lingua che pochi comprendono non mi abbandonerà facilmente; 

darsi arie di parlare un buon italiano e non aver mai riflettuto sul fatto che "preoccuparsi" significhi farsi carico di qualcosa prima ancora del dovuto dovrebbe bastare a mettermi al mio posto zitta e muta;

ci proverò, ma non sarò mai capace di essere felice se qualcuno a cui voglio bene si trova in difficoltà;

dare valore a ciò che non si può comprare spaventa le persone, quando realizzano che non possono cavarsela regalandoti borse o gioielli; tuttavia, persisterò;

il timore di non saper capire di chi fidarsi è una delle sensazioni più terrificanti che si possano sperimentare;

so essere costante nel dovere, molto meno nei piaceri, e non è una bella cosa;

il gusto della gioiosa trasgressione che mi davano i gin tonic bevuti nelle sere al mare, a 16 anni, non me lo darà più niente; che ne sanno i sedicenni di oggi, che li bevono da quando stavano alle medie...?

l'erba del vicino non mi interessa particolarmente, ma se vedo che la mia non cresce come vorrei do i numeri; neppure questa è una bella cosa;

la forza della vita non si può spegnere così facilmente, come dimostrano le poche piante che si ostinano a fiorire sul mio balcone






Commenti

  1. Urca: "se avessi (avuto) più coraggio, sarei (stata) una persona più felice" è il punto cruciale del libro di Tommy! (ma non glielo dirò, giurin giurella !!)

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  2. Tutto quello che elenchi (e altre mille cose) diventano secondarie rispetto al titolo del post "Ho capito che", perché non importa poi aver capito esattamente, ma catalogare come "comprese" tante di quelle cose che così non daranno più problemi.
    Ho capito che la vita va avanti e noi non possiamo perdere tempo a scervellarci troppo su sfumature, inclinazioni, presupposti.. ;)

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    1. e hai proprio ragione... speriamo di aver catalogato davvero tutta 'sta roba. nel prossimo eventuale elenco spero di poter includere "ho capito che un po' di leggerezza non ha mai ucciso nessuno". buona giornata, Franco

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  3. la bara tonda mi fa morire dal ridere! e sono sicura che te la cavi benissimo con i giovani.
    un abbraccio

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