l'isola che c'è

o che c'era, o che ci sarà.

quando ho scelto di dare questo titolo al blog, nella mia testa il termine "isola" era sinonimo di rifugio, giardino segreto, posto sicuro.

un angolo morbido tutto per me, dove aggirarmi indisturbata, con i miei tempi e le mie modalità, dando forma e luce a ricordi, pensieri e parole nati qua e là; pensieri e parole che - per il fatto di essere stati espressi qui- sarebbero forse stati condivisi con qualcuno e avrebbero trovato risposte da qualcuno.

erano, come recita diligentemente il titolo, piccole cose. ma ne accadevano molte, mi sembrava di aver tanto da condividere, anche se- molto probabilmente- parevano momenti e riflessioni significativi solo a me. e ne scrivevo, come per fissarli meglio nella mia memoria e farne un punto indelebile nella vita.

ma "isola" può indicare anche solitudine, separazione, chiusura... qualcosa di non collegato al resto del mondo, in cui ci si rinchiude per non farsi trovare, neppure da se stessi.

forse è per questo che passo poco da queste parti, ultimamente.

ma non può funzionare così... è sempre meglio farsi trovare, comunque, anche e soprattutto quando non se ne ha voglia.

non voglio che questo diventi il luogo in cui non farmi trovare, è necessario che torni ad essere l'angolo morbido in cui i pensieri fioriscono e crescono spontaneamente, in cui aggirarmi soddisfatta di quel che scrivo, senza il timore di essere giudicata o compresa male da chi legge. 

e neppure cambierei nome al blog...tanto, sono sempre solo pensieri e piccole cose, nulla di straordinario.

ma sono proprio le piccole, straordinarie cose ordinarie che adesso mi mancano... gran parte di quel che accade non può trovare posto qui, deve rimanere in un'altra dimensione. e tanto del resto se ne è andato.

rimane l'isola, un po' meno colorata e popolata, ma rimane.


Commenti

  1. Dunque, ci riprovo: il web si è mangiato il commento che ho scritto ieri sera, acciderbolina!
    Era una robetta un po' così, relativa al fatto che anche "isola" sinonimo di rifugio, giardino segreto e posto sicuro in realtà porta in se', se non un'idea di solitudine, quantomeno quella di esclusione. Io, nel mio rifugio, faccio entrare solo chi voglio. Che rifugio sarebbe altrimenti?
    Quanto alle cose grandi o piccole... mah, quello che è piccolo per te può essere immenso per qualcun altro, e viceversa.
    Scrivi, scrivi tanto: è bellissimo leggerti!

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    1. grazie... se capissi quale chakra blocca la scrittura, magari farei prima.

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