Il tempo del ragù

capisco che è arrivato il momento giusto quando la temperatura si abbassa quanto basta perché l’idea di mangiare diventi un piacere anziché un fastidio, quando le giornate si accorciano quel tanto che consente di cenare nella penombra, quando il profumo che si spande per casa rappresenta la stessa idea di casa, anziché sembrare un intruso sgradito da far uscire quanto prima.

oggi, era quel momento.

tornata a casa dopo una due giorni da dimenticare, mi sono resa conto che nulla mi avrebbe fatta sentire più a casa che preparare il primo ragù. che vuole anche dire « mi sto prendendo cura di voi, ci sono e penso a voi per i prossimi momenti in cui non potrò esserci ». esattamente come, quando eravate piccole, per inspiegabili motivi mi sentivo una brava mamma se avevo in casa latte, biscotti e zucchine.

perché, alla fine, il senso di tutto è aver cura e prendersi cura, nel modo e nel tempo giusto; che sia tempo di ragù o di zucchine.

Commenti

  1. Aver cura. Come ora che vado a svegliare mia moglie all'ora prevista.. ;)

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    1. proprio quella. precisa e puntuale, magari con un caffè.

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  2. Anch'io ho preparato il ragù, ieri, e ne ho portato un po' alla mia amica R. che, malata, ha gradito l'idea di avere la cena pronta.
    Quassù, un'amica sostituisce la famiglia...

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    1. la cura è (quasi...) sempre un dono gradito e ben accetto, da chiunque provenga.

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  3. Il ragù è per me foriero di dolci ricordi. Ricordi di quando ero piccolo e mia mamma, dopo averlo messo su, mi diceva: "Vado un attimo di là, controlli che non si attacchi?"

    Bei ricordi...

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