incroci

si incrociano passanti, semafori e gatti neri e, dopo i gatti neri, le dita.
si incrociano gli occhi per far ridere i bambini, o gli sguardi: ora, sopra le mascherine, anche per sorridere.
si incrociano le braccia per proteggersi, o anche per protestare, e le gambe per meditare o giocare agli indiani attorno al fuoco.
si incrociano dati, opportunità, congiunzioni astrali più o meno favorevoli; vegetali per creare nuove varietà, essenze per dare vita a nuovi profumi, spezie per far esplodere nuovi sapori.
si incrociano vie, piazze e viali e sentieri: e, a quel punto, occorre scegliere quale strada seguire.
si incrociano razze e tipi umani, dando vita a nuove creature dai colori infiniti e incredibili.
si incociano, soprattutto, persone e vite.
che sia per sempre o per un istante, per caso o per  fortuna o per ostinata decisione, dopo un incrocio nulla sarà più come prima.

non voglia il cielo che questo invisibile nemico abbia in mente di eliminare gli incroci dal nostro cammino… nessuno può realmente pensare di vivere una vita vera in un universo di rette parallele.

Commenti

  1. ...che si incrociano, geometricamente parlando, in un punto infinitamente lontano... un desiderio, diciamo.

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    1. … così infinitamente lontano, infinitamente irrilevante e poco soddisfacente, da essere molto ma molto meno di un desiderio.
      forse, neppure un atto di fede… continuo a sperare in altro.

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