La Terra di Mezzo

E' a suo modo affascinante, questo non-luogo... me ne rendo conto man mano che lo attraverso.
Mi costringe ad ascoltarmi, a provare a essere paziente o quanto meno tollerante con me stessa ancora prima che con gli altri, a capire e sopportare i miei mutamenti di umore e desideri, sperando che gli altri riescano a fare altrettanto.
Inutile dire che, per lo più, ciò non accade e tutto diventa tempesta...
E' il luogo dell'improvvisa energia e voglia di fare, che esplode quasi con rabbia e nello stesso modo impetuoso richiede di essere sfogata, con urgenza, come se non ci fosse un domani.
Ma è anche il luogo dell'altrettanto improvviso languore, in cui desideri solo restare in casa, protetta e
invisibile a tutti se non agli occhi e al cuore delle persone che ami.
Forse andrebbe rivalutato, questo non-luogo; forse, come tutti i momenti di transizione, ha più da dirci di quanto non abbiamo voglia di ascoltare. 

Commenti

  1. Ecco, in me vedo più voglia di essere invisibile che improvvisa energia, ma forse dovrei considerare l'eventualità che non sia solo colpa della "terra di mezzo"

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