Tempo delle mie brame


A suo marito, che ha recentemente compiuto 55 anni, una cara amica ha augurato buon compleanno, precisando prima di tutto che "invecchiare è un privilegio".

E qui, mi si è fermato per un attimo il respiro, colpita dalla naturale bellezza di questa affermazione, così vera da essere per lo più relegata nell'affollato dimenticatoio della vita.
Questa frase, che pure dovrebbe essere scontata, mi obbliga a riconsiderare tutti i malumori che mi accompagnano da tanto, ma soprattutto da qualche mese, dopo il fatidico (e fastidioso) giro di boa dei magici 50.
Perché io, che ho sempre il bicchiere mezzo vuoto e che considero il tempo come LA risorsa primaria per eccellenza, continuo a vedere questo giro di boa come un momento fatidico di non ritorno, in cui diventa irrimediabilmente chiaro che, ciò che non stato sin qui, molto probabilmente non potrà più essere.

Vorrei essere come te, cara amica mia coetanea e omonima, che hai evidentemente raggiunto prima di me e meglio di me un equilibrio, una saggezza ed una pienezza di vita invidiabili.
Vorrei avere la lungimiranza di scorgere tutte le possibilità che la vita ancora ci riserva, di trovare un posticino a ognuna di loro, di non cedere alla orribile tentazione di pensare che il tempo abbia portato tutto via con sé.
Vorrei, soprattutto, non dimenticarmi di questo privilegio che non a tutti è concesso, e capire come non sciuparlo.
Solo di questo, avrei veramente paura.


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