Curiosità

Ieri sera, dopo una giornata lunga e snervante da diversi punti di vista, mi sono accasciata sul "divano di famiglia" con le ragazze e ci siamo consolate dai rispettivi fastidi con il nostro appuntamento del martedì sera con Alessandro Cattelan; uomo che trovo favolosamente ironico e che ci fa morire dal ridere, perché ci fa venire in mente come potrebbe essere il figlio di una cara amica fra una quindicina di anni o poco più.
Detto questo, ieri sera - tra il serio e il faceto- il nostro eroe ha tenuto un bel sermoncino sulla democrazia, il diritto di voto, il voto informato e il voto ponderato, ipotesi che ci ha dato lo spunto per una interessante conversazione di famiglia.
Dopodiché, è passato all'esempio pratico, rivolgendo al pubblico in sala una serie di domande di cultura generale con qualche sconfinamento nella politica (nulla di che davvero); in caso di risposta sbagliata, la simil tessera elettorale, di cui gli spettatori erano stati dotati, veniva immediatamente infilata in un trita documenti, privando così il suo possessore del diritto di voto, a causa della sua palese ignoranza.
Su una decina di prescelti se ne sono salvati (anzi, salvate) due.
Chissà cosa accadrebbe se, nella realtà del seggio elettorale, a ognuno di noi diligentemente pronto ad esercitare il suo diritto/dovere fosse posta una qualunque domanda vagamente pertinente al voto da esprimere...

Commenti

  1. Ci vuole la tessera a punti e l'esame per ottenerla! Lo dico da anni!!! Il suffragio universale è il più grave difett6della democrazia ;-)

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