Tutto bene, grazie. Forse

La prima parte è la risposta standard che do a qualcuno quando mi chiedono come va.
La seconda è quella che riservo a me stessa, mentalmente, magari anche solo per scaramanzia.
Che in realtà di scaramanzia ce ne vuole parecchia di questi tempi.
Per fare un esempio a caso, mi viene in mente un  Presidente (?) che, come bilancio dei suoi primi cento giorni, confessa candidamente "pensavo che sarebbe stato più facile"; che è più o meno quello che potrebbe dire mia figlia dopo le prove Invalsi di terza media.
Lo stesso Presidente che, non pago di quanto sopra, assolve il collega nord coreano dichiarando che alla sua giovane età forse non si può pretendere da lui più di tanto; però non fa niente, anche se giovane e inesperto (?) quasi quasi una bomba gliela buttiamo lo stesso che male non fa.
La sua gentile consorte intanto, per non perdere tempo, gioca a Nostra Signora di Tutte le Guerre vestendosi con tailleur militare (firmato però, eh) per ricevere la coppia presidenziale argentina. 
Dal canto suo, l'acerbo giovinetto nord coreano minaccia di cancellare dal mondo gli Stati Uniti (e magari qualcun altro che sta nel mezzo, perché no): scusa Kim, non si potrebbe rimandare il tutto a settembre, che magari riesco a fare le vacanze da tempo sognate e ormai programmate? Che mi seccherebbe un po' dover spiegare alle mie figlie che cambiamo programmi per colpa di voi due, sempre che nel frattempo non ci abbiate già sbriciolate.
So che il pensiero suona un po' egoista e superficiale,  ma tanto a quanto pare ognuno pensa beatamente solo ai fatti suoi.... magari per una volta anch'io penso ai miei.
Ma poi, scusate,  il problema del mondo non doveva essere Al-Baghdadi?
Ho perso dei pezzi per strada mi sa, compreso il perché si conceda il diritto di voto a tutti ma proprio a tutti, visti i risultati.
Comunque tutto bene, grazie. Forse.

Commenti

  1. Lo dico da sempre anch'io: il suffragio universale è la gran pecca della democrazia!

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