Ti piace quello che vedi?

Con questa domanda mi saluta soavemente il mio pc quando lo accendo ogni mattina, nonché ogni volta che finisce in stand by e gli ridò la spintarella per ricominciare.

Gentile a chiederlo, mi pare; anche se una volta gli ho detto di no e lui ha continuato imperterrito a ripropormi la stessa immagine almeno per un paio di giorni.

Ora che ci penso, su questo non è molto diverso da me.

Anch'io mi pongo la stessa gentile domanda ogni mattina quando accendo la luce dello specchio in bagno e mi lancio la prima furtiva occhiata della giornata. Difficile rispondere di sì in quel momento, come potrete ben capire. ma confesso che faccio fatica a dire di sì anche nello ore successive della giornata, e non solo per ragioni estetiche, eppure ogni volta che guardo, qualunque risposta mi sia data la volta precedente, continuo a vedere la stessa immagine.

Duretta di comprendonio... ancora più del pc, povera anima.

D'altra parte, mi pare che quello del "piacere" - a se stessi o agli altri -sia un problema piuttosto diffuso ultimamente, seguito a ruota (o forse affiancato, o forse piuttosto preceduto), da quello del "sii felice".
E' facile rendersene conto; basta chiacchierare con chiunque qua e là, scorrere pigramente qualche post di blog in giro per la rete, o leggere qualche articolo di giornale più o meno femminile: perché - comunque - la netta sensazione è che si tratti di una problematica squisitamente femminile... come quasi tutte le problematiche degne di questo nome.

E quindi? smettere di farsi domande? smettere di cercare risposte? inventarsi trucchi più o meno zen per farsi passare le paturnie?
Che poi: le nostre mamme e le nostre nonne si sono mai poste tutte queste  domande? A me pare di no: andavano (e tuttora vanno) dritte per la loro strada, con traguardi molto concreti da raggiungere, di solito guadagnati senza troppe lagne e con molti sacrifici.
Era giusto prima o è giusto adesso? O forse è la stessa cosa, solo che le loro domande non venivano mai poste ad alta voce, così da non turbare le orecchie e le coscienze degli altri?

Ho tutto l'anno per meditare. O forse no, ho tutto l'anno per raggiungere traguardi.
Buon 2017.

Commenti

  1. Mi sembra un progetto intrigante. Impegnativo, ma intrigante.
    :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. chi lo sa... dipenderà tutto da quali saranno i traguardi

      Elimina

Posta un commento