#vadovetiportailcuore
Ci sono quelli che "no grazie, è una scuola per vecchi"
Poi ci sono quelli che "sì grazie, perché se vuoi capire dove vai non è male aver presente da dove vieni".
Ci sono anche io, che mi piazzo felicemente nel secondo gruppo, avendo scelto a suo tempo di frequentare uno stantio liceo classico.
Per la precisione, questo qui sotto.
Ne sono sempre andata fiera e felice, come molti studenti vanno giustamente fieri del proprio liceo.
Oggi ne sono ancora più fiera, soprattutto perché- come è spesso successo, nel bene o nel male- questa scuola si muove prima di altre.
Rinunciare a dieci minuti di ogni ora di lezione per costituire una sorta di banca ore che consenta ai ragazzi di frequentare corsi aggiuntivi a loro scelta. Chapeau, avrei voluto che fosse possibile ai miei tempi.
A quanto pare ci sono Presidi (ops, Dirigenti scolastici. Scusate ma io sono antica) che si prendono la briga e la responsabilità di stravolgere un po' le cose per vedere l'effetto che fa.
Per chi avesse voglia, l'articolo fotografato sopra è stato pubblicato su Repubblica dello scorso 4 ottobre; ovviamente se ne parla sul sito del liceo, ma anche qui.
Sono felice e orgogliosa della mia scuola per vecchi.
Nel mentre, ripenso a due settimane fa, durante un caffè - peraltro piacevole - con tre mamme della classe di Elisa, 3^ liceo scientifico in una pur ottima scuola.
Il giorno della morte di Dario Fo l'insegnante di italiano (nuova di quest'anno, particolarmente appassionata di teatro, grazie a Dio) osa saltare la lezione di Dante per far vedere ai ragazzi un paio d'ore di estratti di Dario Fo alla LIM.
Apriti cielo... le mamme insorgono perché "iniziamo subito a restare indietro con il programma, si era capito che questa è un po' originale".
E meno male, speriamo che nessuno le faccia passare la voglia.
Davvero 😵 ??
RispondiEliminaOh be' fanno due fatiche 👽👻
Quello è il meno. Basta che non sia contagioso
RispondiEliminaCiao!
RispondiEliminaUn'insegnante coraggiosa e dalla mente aperta....
La scuola, del resto, non può essere un luogo chiuso ad altre esperienze culturali.
uesto, perchè appunto la scuola è o dovrebbe essere, luogo di confronto e di scambio anche al di là dei programmi... croce (spesso) e delizia (quasi mai) di noi insegnanti nonchè degli allievi.
Concludo dicendo che quello che una volta si chiamava "padre Dante", sarebbe stato contento di seguire quella lezione: gli antichi cronisti ricordano che la sua "Commedia", era recitata ed addirittura... cantata dal popolo: per es. dai fabbri.
Non a caso, egli scelse di scrivere appunto la "Commedia" in volgare, non in latino.
Siamo noi che abbiamo "ingessato" lui e la sua opera, ma secondo me, Dante si sarebbe inteso alla grande, con Dario Fo!
Buona giornata.
ciao Riccardo,
Eliminasì, mi è piaciuta questa sua scelta. E' un'insegnante nuova, che non ho ancora conosciuto di persona e sono piuttosto curiosa.
Sono d'accordo con te: penso che anche Dante avrebbe acconsentito a cedere a questo esperimento un po' del tempo a lui dedicato!
buona giornata
I genitori che vanno a sindacare sulle scelte dell'insegnante sono un fenomeno alquanto sgradevole, però!
RispondiEliminaSì, piuttosto.
EliminaAbbiamo molti tuttologi....
Pazienza, speriamo che ci sia sempre spazio per iniziative che escono un po' dal seminato e che aiutano i ragazzi ad ampliare un po' la loro visione.
buona giornata Silvia.