Ho ragione, ma preferirei di no

Normalmente odio avere torto, ma in certi casi è peggio avere ragione.
Perché è proprio così,  i pezzi non tornano quasi mai al loro posto, nemmeno quando - per un pomeriggio che in realtà è un attimo- ti sembra che possa succedere.
Rivedere dopo un anno un'amica partita improvvisamente per un posto lontano, incontrarsi a casa di una terza amica dove noi e le nostre figlie abbiamo passato molti pomeriggi di interi anni... a parlare, giocare, cucinare, ridere e consolarci.
Abitavamo tutte e tre nella stessa via, cancello-a-cancello... cancelli che erano molto più spesso aperti che chiusi, così come le rispettive case.
Io ho traslocato da più di tre anni, per molte ragioni, pur non cambiando città.
S. è tornata improvvisamente in Brasile, suo paese d'origine, ma in un modo che forse non avrebbe mai pensato né voluto; e come lei neppure i suoi figli.
V. è sempre lì, e per fortuna riusciamo ancora a vederci, con il suo sorriso e la sua serenità, le sue bambine bionde e la sua casa sempre invariabilmente aperta.
Come casa mia, ma non è più la stessa cosa.
Ieri siamo rimaste sospese nel tempo e nei ricordi, a bere caffè e ascoltare le risate delle nostre cinque belle ragazze finalmente di nuovo tutte insieme, come è stato per anni, anche loro commosse ed inizialmente un po' esitanti.
Ci rifletto solo ora, ma a nessuna di noi è venuto in mente di parlare del futuro.
Perché i pezzi non tornano mai veramente al loro posto, rimane sempre qualche angolo buio e vuoto.

Commenti

  1. C'è una frase sul futuro che è citata all'inverosimile (anche troppo) ed è questa:“Il futuro appartiene a coloro che credono alla bellezza dei propri sogni” di Eleanor Roosevelt, Non trovi anche tu che sia molto bella?
    O forse non si parla molto di futuro perchè come diceva Albert Eistein “Non penso mai al futuro. Arriva così presto”.
    Le rimpatriate sono belle purchè non ti rattristino.
    Un carissimo saluto Chiara.

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    1. ecco, in entrambe le frasi c'è un enorme fondo di verità.
      Forse eravamo troppo disorientate ed emozionate per concentrarci sul futuro, cercavamo di non farci scappare quel "mini-presente" che ci veniva regalato.
      Però, un po' di malinconia se non proprio di tristezza è arrivata a tutte, ne ho avuto la conferma anche da loro....

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  2. Io cito Oogway
    C'è un detto: ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi... è un dono. Per questo si chiama presente. Un abbraccio!!

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    1. vero Ste, è stato un dono, e ne siamo state felici.
      Ci ha immalinconito pensare che per chissà quanto tempo questo dono non si ripeterà, e che quando era la quotidianità lo abbiamo apprezzato, ma forse non capito fino in fondo. E ora ci manca davvero tanto.
      Baci

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  3. Il sistema mi odia: ho perso anche il secondo intelligentissimo commento... bleah!
    Detto questo, accontentati di un commento svelto: se non vi foste trasferite le bambine sarebbero cresciute lo stesso, le vostre abitudini e i vostri interessi sarebbero cambiati, la vita scorre e decide lei come.
    E poi il tuo presente non è tanto male se lo guardi con indulgenza e ottimismo.
    Nel frattempo: vieni a prendere una fetta di torta?

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  4. Ad essere sincera non credo di aver colto il significato.... Cosa vuol dire che le bambine sarebbero cresciute lo stesso etc.? Certamente sarebbero cresciute, non ne dubito. Così come è certo che di tutto si può fare a meno e a tutto ci si abitua. Ma questo non toglie bellezza e importanza a cose successe, né impedisce di sentirne la mancanza.. Ma forse non ho capito bene cosa volevi dire. La torta comunque era molto buona, grazie.

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  5. Certo, purché vedere la bellezza e l'importanza delle cose successe non impedisca di vedere la bellezza e l'importanza del tuo presente. E non perché a tutto ci si abitua ma perché il tuo presente è ricco di cose belle se lo guardi con indulgenza e ottimismo.
    So che non sarai d'accordo con me e mi spiace...

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  6. Da come scrivi sembra che io passi la giornata a stracciarmi le vesti per cose che non sono più.. Devo proprio aver perso la capacità di spiegarmi. Comunque no, l'indulgenza verso me stessa non è nelle mie corde, anche perché ai miei occhi il termine implica un sottofondo di autocommiserazione che spero proprio non mi appartenga. Altra cosa è l'ottimismo... Ma non ho mai pensato che l'allentarsi di un legame me impedisca altri. Ma forse non era neanche questo...

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